La Violetta del Signore: Maria Valtorta

Salvaguardia e conservazione manoscritti autografi

Fondazione Maria Valtorta Cev onlus Imprenditorialità sociale Settembre 28, 2019 at 11:41 am
€30662.00
Risorse necessarie €30000
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AGGIORNAMENTO RACCOLTA FONDI AL 07/01/2020: Attraverso i differenti canali della Fondazione Maria Valtorta CEV onlus sono stati raccolti € 27.567,00 grazie al sostegno di 54 donatori. Altri 3 donatori hanno contribuito per un totale di € 1.095,00 sulla piattaforma crowdfunding Sociallending. Complessivamente il raccolto è pari a € 28.662,00 con 57 donatori. 

Maria Valtorta nacque il 14 marzo 1897 a Caserta. Figlia unica di un maresciallo di Cavalleria e di una insegnante di francese, visse i primi anni di vita a Faenza, in Romagna e successivamente a Milano, dove frequentò l’asilo presso le suore Orsoline. Fu qui che, in età precoce, ebbe l’intuizione mistica che l’avrebbe segnata per sempre. A Milano iniziò le scuole elementari dalle suore Marcelline; continuò le elementari a Voghera, nelle scuole comunali, e sempre a Voghera prendeva lezioni di lingua francese da alcune Suore che la prepararono anche per la prima Comunione, che poté fare a Casteggio nell’ottobre 1908. All’età di 12 anni, la madre la mandò al prestigioso Collegio Bianconi di Monza, tenuto dalle Suore di Maria Ss. Bambina. Maria lo considerò il suo “nido di pace”, che per quattro anni appagò il suo amore allo studio e alla disciplina. Al momento di uscirne, sedicenne, la predica di un Vescovo le fece capire che il Signore le chiedeva una vita di amorosa penitenza ma rimanendo nel mondo.

Rientrata a casa, con la famiglia si trasferì a Firenze. Maria si trovava bene nella città della cultura e dell’arte e nel 1917, in piena guerra mondiale, entrò nel corpo delle infermiere volontarie (le cosiddette Samaritane) che negli ospedali militari curavano i soldati feriti. Ma nel 1920 fu colpita per strada da un sovversivo comunista, che le sferrò una mazzata alle reni predisponendola all’infermità. Nel 1924 insieme ai genitori si trasferì a Viareggio, nella casa dove iniziò per Maria una inarrestabile ascesi, che si esprimeva con propositi fermi e culminava in eroiche offerte di sé per amore a Dio e all’umanità. Nel 1927 dopo aver pronunciato i voti di verginità, povertà e obbedienza in offerta all’Amore Misericordioso, chiese ed ottenne di entrare a far parte del Terz’ordine Francescano. Il 4 gennaio 1933 uscì di casa per l’ultima volta, con estrema fatica, e dal 1° aprile 1934, giorno di Pasqua, non si levò più dal letto. Il 24 maggio 1935 fu presa in casa una giovane rimasta orfana e sola, Marta Diciotti, che diventerà la sua assistente e confidente per tutto il resto della vita. Dopo un mese, il 30 giugno, moriva il padre amatissimo, e Maria fu sul punto di morirne per il dolore. La madre, che lei amò sempre per dovere naturale e con sentimento soprannaturale, come più volte attesta nei suoi scritti, morirà il 4 ottobre 1943 senza avere mai smesso di vessare la figlia.

Proprio agli inizi del 1943, quando Maria, inferma da nove anni, pensava di aver consumato ogni sacrificio e di essere prossima alla fine, Padre Migliorini, un religioso Servita che da alcuni mesi la dirigeva spiritualmente, le chiese di scrivere le sue memorie. Dopo un’esitazione ella acconsentì e  nonostante i  dolori perenni e a volte atroci, continuò sempre a scrivere fino allo sfinimento pur di obbedire.

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Lei scriveva tra enormi disagi, ma nulla traspare esaminando la scrittura, sempre armoniosa e costante. Nonostante l’immobilità nel letto ella riempì di suo pugno sette quaderni in meno di due mesi, non solo dando prova di grande talento come scrittrice, ma anche aprendo la sua anima in una confidenza senza veli. Si predisponeva alla morte quando, il 23 aprile 1943, venerdì santo, una voce già nota al suo spirito le dettò una pagina di sapienza divina. Il suo direttore spirituale la rassicurò sull’origine soprannaturale del “dettato” e la invitò a scrivere quanto altro avrebbe “ricevuto“ e continuò a rifornirla di quaderni. Ella scrisse di getto, senza correzioni, quasi ogni giorno fino al 1947 e ad intermittenze negli anni successivi fino al 1954, per un totale di oltre tredicimila pagine manoscritte raccolte in 122 quaderni (oltre ai 7 dell’Autobiografia). Al termine, come ultimo sacrificio, offrì a Dio l’intelletto. Si spense la mattina di giovedì 12 ottobre 1961. Aveva 64 anni di età ed era in letto da 27 anni e mezzo. 

cofanettoGli scritti diedero vita ad un’opera letteraria unica nella storia dell’umanità.
L’opera maggiore è pubblicata in dieci volumi con il titolo “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. È tradotta in 27 lingue e si diffonde ininterrottamente nel mondo da quasi 60 anni producendo incalcolabili frutti di bene spirituale.  Nel corso degli anni sono state anche pubblicate le opere cosiddette “minori”. La casa in cui ella visse, a Viareggio, e la sua tomba a Firenze sono visitate con discrezione dai lettori dei suoi scritti, che sul registro delle firme lasciano commoventi attestazioni di gratitudine e di devozione, spesso chiedendo anche grazie particolari. Sono milioni i lettori che hanno beneficiato dell’integrale originalità degli scritti di Maria Valtorta. Le testimonianze raccolte in quasi 60 anni di diffusione ne sono una prova. Tutte ci raccontano della riscoperta del Vangelo e di una miglior conoscenza di Gesù che porta ad amarlo sempre più.

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Costituita nel 2010, la Fondazione Maria Valtorta Cev Onlus ha lo scopo primario di conservare, custodire, tutelare, curare, divulgare e valorizzare, a beneficio di tutti, il patrimonio culturale costituito dall’eredità materiale e morale di Maria Valtorta. In particolare la Fondazione – che nell’atto costitutivo riceve in dotazione la proprietà della casa-museo Valtorta in Viareggio e la proprietà dei manoscritti originali delle opere edite di Maria Valtorta con i relativi diritti d’autore – persegue il duplice scopo di: 1) custodire e proporre ogni memoria della persona di Maria Valtorta come un bene d’interesse pubblico; 2) tutelare, valorizzare, divulgare gli scritti di Maria Valtorta a beneficio dell’umanità. Una collaborazione attiva – che per certi aspetti presuppone un’adeguata conoscenza degli scritti valtortiani – ci permetterà di proseguire quest’opera di divulgazione, così com’è avvenuto finora.

I quaderni autografi sono la parte più preziosa del patrimonio Valtortiano, mostrano in che modo e con quali mezzi Maria Valtorta scriveva e documentano l’autenticità della sua opera da poter confrontare con la fedeltà della loro pubblicazione. Consultarli significa anche accertare la fedeltà delle edizioni che li riproducono a stampa. Tuttavia non è possibile bloccare del tutto il naturale processo di deterioramento che renderà lo scritto irrimediabilmente sbiadito. Per questo motivo sono custoditi con cura, in ambiente protetto, al riparo da fonti di luce e dalla polvere. Resta alto il rischio che con il passare degli anni si potranno intaccare le fibre della carta e il pigmento dell’inchiostro.

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L’editore incaricato della diffusione delle opere ha provveduto a farne l’inventario, che ha pubblicato con il  titolo “Catalogo dei quaderni autografi di Maria Valtorta”. Esso descrive i 122 quaderni concernenti l’Opera principale, uno per uno, in ogni dettaglio: l’aspetto esterno, il formato, la confezione che spesso è integrata da fogli aggiunti, il numero di pagine e il loro contenuto con riferimento ai libri stampati. È una pubblicazione interessante, ma per poter studiare i manoscritti nella loro grafia, senza rischiare di sciuparli nell’uso, è necessario riprodurli digitalmente.

Gli obiettivi della Fondazione sono quindi:

  • Salvaguardia e conservazione di questo patrimonio di cui la Fondazione è erede;
  • Archivio fisico. Eseguire una diagnosi dettagliata sugli originali per valutarne le condizioni e stabilire le migliori strategie per ottimizzare la loro conservazione, per esempio dotandosi di armadi con atmosfera controllata o dotare un ambiente di meccanismi atti a mantenere un microclima adatto. Esame, restauro e conservazione dei libri presenti nella libreria di casa Valtorta e catalogazione di tutti gli oggetti a Lei appartenuti. La delicatezza degli originali e la loro importanza storica e culturale, consigliano di eseguire la manutenzione negli stessi locali della Fondazione per poter operare in completa sicurezza e autonomia. Per questo la stessa si è dotata di uno scanner planetario, con il quale ha già eseguito la scansione dei 122 quaderni inerenti l’opera principale. Ora restano da digitare i restanti sette quaderni dell’Autobiografia, più tutto il materiale manoscritto consistente in lettere autografe, appunti, fogli sparsi, tutti documenti che rivestono un enorme importanza storica.
  • Digitalizzazione e creazione di un database di tutti i manoscritti, per avere una copia inalterabile e facilmente gestibile della situazione attuale; questa dovrà essere arricchita di informazioni collaterali, quali metadati tecnici, piuttosto che interconnessioni con altri documenti o informazioni di natura valtortiana.

Queste fasi, una volta terminate, potrebbero offrire la possibilità di rendere fruibili gli archivi digitali da parte della Fondazione agli studiosi o a chi ne avesse il permesso a vario titolo. Oggi l’accesso all’archivio cartaceo è negato proprio per i motivi sopra elencati; la fragilità e la delicatezza di tali manoscritti inibisce il loro uso e lo spostamento dalla sede attuale. Per quanto riguarda la conservazione in particolare, la sistemazione completa dei manoscritti richiede il primo impegno di spesa importante. È stato già predisposto uno spazio in un ambiente protetto all’interno della struttura della Fondazione Maria Valtorta Cev Onlus. Preliminare a tutto ciò sarà un’attenta valutazione dello stato di salute dei manoscritti che verrà sicuramente affidata a degli esperti di settore

Per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di un sostegno economico pari a € 30.000,00. Gli Interventi saranno così messi in opera:

Salvaguardia e conservazione di 122 quaderni più ulteriori 7 quaderni e qualsiasi altro documento autografo.

Completamento della digitalizzazione dei 7 restanti quaderni più altri scritti autografi e archiviazione fisica e digitale.

Valorizzazione e comunicazione (accessibilità all’interno dei locali della Fondazione per gli studiosi; conservazione e catalogazione oggetti e libri di Casa Valtorta; database elettronico di tutti i manoscritti).

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La FMVC Onlus vuole contribuire a far conoscere Gesù affinché tutti possano amarlo sempre più.

Papa Benedetto XVI invita gli animatori della cultura e della comunicazione a percorrere – animati dal coraggio dello Spirito Santo – le strade del continente digitale. Esorta inoltre a non stancarsi di avere la passione per l’uomo. L’équipe della “Fondazione Maria Valtorta Cev onlus” ritiene che la straordinaria vita terrena del Signore presentata negli scritti di Maria Valtorta possa essere un esempio importante per il percorso di ogni essere umano.
Intendiamo potenziare la nostra presenza in tutti i settori della comunicazione e abbiamo bisogno del vostro supporto per promuovere servizi gratuiti per gli utenti.

Le attività della Fondazione Maria Valtorta Cev Onlus:
• Sito internet
• Valtorta App (l’applicativo per smartphone)
• Newsletter internazionale
• Canale Youtube
• Social network (Facebook, Twitter, Instagram)

Ringraziamo coloro che già ci sostengono, ma abbiamo bisogno anche di voi. Le donazioni che riceveremo sono libere e volontarie, però abbiamo suddiviso in tre livelli i contributi di cui abbiamo bisogno a cui vorremmo unire dei particolari riconoscimenti: 

Primo livello: donazioni libere e volontarie – menzione sui canali web e social della Fondazione;

Secondo livello: donazioni da 1 a 99 euro – riconoscimento digitale con attestazione via mail;

Terzo livello: donazioni da 100 euro a salire – riconoscimento speciale da ricevere personalmente che verterà su una pubblicazione inedita a cura della Fondazione stessa.

Donare è veramente semplice:
1) Direttamente sui canali della Fondazione Maria Valtorta Cev Onlus cliccando al seguente link:

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2) Oppure attraverso i canali diretti Sociallending: in questo caso è necessario effettuare prima la registrazione o login, riaccedere nuovamente alla sezione progetti tramite home page, entrare nel progetto e cliccare sull’ icona sostieni adesso. A conclusione di questo passaggio riceverete una mail di ok immediata e successivamente un messaggio privato con le coordinate bancarie per effettuare la vostra donazione. 

 Vi ringraziamo per la vostra attenzione e confidiamo nelle vostre preghiere e il vostro sostegno.

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