
ANTICA DIOCESI DI VEROLI
SOSTIENI IL RESTAURO DELLE VEDUTE DELL’ANTICA DIOCESI DI VEROLI
L’obiettivo di questa campagna di raccolta fondi è il recupero delle vedute dell’Antica Diocesi di Veroli, delle vere e rare opere d’arte, che si trovano nella Sala del Trono e nel corridoio dei Comuni del Palazzo Episcopale di Veroli: nella Sala del Trono si conservano tre raffigurazioni del centro storico di Veroli, mentre nel corridoio ci sono le vedute dei paesi che componevano la Diocesi di Veroli nel XIX secolo, tutte in cattivo o precario stato di conservazione, purtroppo. Queste pitture rivestono un’importanza storica eccezionale, poiché sono delle rare testimonianze di iconografia storica del territorio realizzate con fedele intento documentario: paesi, frazioni e monumenti appaiono nel loro aspetto ottocentesco, consentendo di osservare, in confronto al presente, le grandi trasformazioni architettoniche e urbanistiche o, al contrario, la conservazione dell’antica bellezza. Se il territorio di Veroli è protagonista, nondimeno la veduta di Frosinone è di grandissima importanza storica per comprendere l’assetto della città ottocentesca, oggi alterato dalle trasformazioni del secolo successivo.
Attraverso il recupero di queste testimonianze figurative si conserverà la preziosa memoria del nostro passato e del nostro paesaggio, per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto!
L’attuale palazzo episcopale, o Episcopio, sorge accanto alla chiesa di S. Andrea Apostolo, antica Cattedrale della Diocesi di Veroli, a due passi dal seminario e dalla basilica patronale di S. Maria Salome. Delle antiche vestigia medievali nell’episcopio di Veroli, resta ben poco e per lo più visibili negli ambienti inferiori, rimasti senza intonaco. Dopo un periodo di abbandono nel basso medioevo, dovuto per lo più all’usanza di alcuni Vescovi di abitare, quando erano presenti in diocesi, nel Castello di S. Angelo in Villa, il Vescovo Ennio Filonardi nella prima metà del ‘500, volle ricostruire quasi dalle fondamenta il palazzo urbano assegnandovi un nuovo assetto e una nuova impronta architettonica. Dal cortile d’ingresso si accede al piano nobile attraverso la scalinata. Ci si ritrova nell’ambiente più grande del palazzo, comunemente definito “Sala del Trono”, con l’attigua cappella privata. Passando per il “Corridoio dei Comuni”, si accedeva un tempo alle sale di anticamera e allo studio privato del vescovo. La Sala del Trono, o Sala delle udienze, ricorda al visitatore la serie dei vescovi che si sono succeduti sulla sede verolana attraverso una serie di medaglioni dipinti su parete: dal leggendario Mauro, consacrato vescovo direttamente dall’apostolo Pietro nel suo passaggio in Veroli, fino a Mons. Marafini (1964-1973) ultimo vescovo che ha avuto Veroli come residenza. Oltre ai ritratti episcopali, autentici o di fantasia, troviamo ancora tre vedute ottocentesche del centro storico di Veroli che ci consentono di notare le modeste alterazioni di un centro storico sempre affascinante con il passare del tempo: la piazza principale con la cattedrale e il palazzo comunale, il Seminario con la facciata della basilica di S. Salome e il Santuario mariano dell’Olivella. Molti verolani ancora oggi ricordano la sala per avervi ricevuto la Cresima.
La mancanza di documentazione certa non ci permette di assegnare dei nomi agli artisti che progettarono e iniziarono la decorazione, per i quali sono stati ipotizzati anche nomi importanti. Tuttavia si può assegnare quantomeno la realizzazione del progetto agli artisti locali che vedono in Giacomo e Raffaele Mango e in Fortunato e Vincenzo Iannozzi gli esponenti più noti dalla metà del Settecento alla metà dell’Ottocento.
Il Corridoio detto “dei Comuni” presenta una serie di vedute dei paesi e città che costituivano la diocesi di Veroli, commissionato dal vescovo Mariano Venturi nella metà dell’Ottocento ed eseguito da Vincenzo Iannozzi nel 1854, come si legge nella dedica al vescovo, che tuttavia non riuscì a vedere ultimata l’opera. Tale corridoio fu ricavato dalla vecchia sala detta dei Comuni (in origine con dipinti seicenteschi, di cui resta riconoscibile solo una parziale e molto rovinata veduta di Ceprano), volendo il vescovo uno studiolo più piccolo per l’inverno. L’intero complesso decorativo assegna maggiore importanza a Veroli, quale sede episcopale, a cui sono dunque dedicate sia le tre vedute nella Sala del trono sia la veduta di maggiori dimensioni, con la firma dell’autore, nel Corridoio dei Comuni.
Per ridare nuova vita a queste importanti opere d’arte per il territorio abbiamo bisogno di 35.000,00 euro e purtroppo da soli non riusciamo a portare a termine tutta l’operazione, insieme, con un piccolo contributo per ciascuno invece, assolutamente si!
Aiutaci e dona anche tu! Donare a questa campagna è veramente semplice, anche da smartphone e ti “ruba” veramente un minuto del tuo prezioso tempo. Clicca sul tasto SOSTIENI ADESSO e il gioco è fatto. Le donazioni ricevute di qualsiasi importo tu vorrai, confluiranno direttamente a un salvadanaio su PayPal dedicato esclusivamente a questa campagna. Se invece vorrai saperne di più oppure vorrai fare ancora di più per questa campagna attraverso il modello “social lending”della nostra piattaforma ed essere quindi, protagonista di questa co-progettazione, potrai contattarci direttamente attraverso l’indirizzo info@sociallendingitalia.net, verrai messo in comunicazione direttamente con noi.
Mai come in questo momento difficile che stiamo attraversando da un punto di vista economico, sostenere e mantenere il restauro di un’opera così importante e purtroppo poco conosciuta, assume un significato di grandissima importanza. Anche quando le urgenze che ci chiamano a intervenire sono tante, anzi troppe, ha sempre senso aiutare la cultura italiana e in particolare del nostro territorio perchè è proprio la cultura con la sua bellezza, gli eventi e i luoghi speciali che incentiva i turisti a visitare il nostro bellissimo Paese. Partecipa quindi alla nostra campagna di raccolta fondi per sostenere il restauro delle vedute dell’ antica Diocesi di Veroli.

Fondazione di Sardegna stanzia un importante contributo per l’associazione sarda AscoltaMe
COMUNICATO STAMPA Importante contributo di Fondazione di Sardegna alla campagna crowdfunding “KitMe Sospeso” La Fondazione di Sardegna, che persegue finalità di interesse pubblico e di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo socioeconomico della Regione Sardegna, ha scelto di sostenere attraverso l’erogazione di un importante contributo liberale, la campagna di crowdfunding “KitMe Sospeso”, promossa dall’Associazione AscoltaMe, che verrà impiegato totalmente per regalarescopri

Inclusione: BPER Banca sostiene l’Associazione AscoltaMe
COMUNICATO STAMPA congiunto di BPER BANCA, ASSOCIAZIONE ASCOLTAME, INTENDIME Attraverso la campagna di crowdfunding “KitMe Sospeso” l’associazione non profit vuole promuovere attività in grado di migliorare la qualità della vita delle persone sorde o con deficit uditivi. Offerti dalla Banca 35 sistemi in grado di rilevare suoni e vibrazioni dell’ambiente circostante. BPER Banca sostiene AscoltaMe, spin-off non profit di IntendiMe, con l’obiettivoscopri

VIDEOGAME THERAPY
VideoGame Therapy nasce dalla volontà di aprire degli spazi fisici – HUB – in cui sia possibile giocare in gruppo o singolarmente con videogiochi commerciali o serious game costruiti ad hoc; essi possono essere anche integrati in strutture già esistenti che offrono percorsi di riabilitazione e cura psicologica, oppure in spazi comunali, di fondazioni, di associazioni, con un obiettivo più psicopedagogico.
Il fine è quello di favorire, attraverso “giocare insieme”, l’inclusione sociale di categorie fragili o compromesse e di target specifici, all’interno di percorsi o di contesti. La VideoGame Therapy si è dimostrata utilissima in diverse situazioni sociali ed il videogioco viene inteso come strumento dal forte valore psicopedagogico ed educativo, così come clinico e riabilitativo. Un facilitatore dell’apprendimento creativo attraverso lo storytelling e la narrazione, un facilitatore di emozioni nuove rispetto al vuoto esistenziale esistente oggi e “compensazione positiva” per soggetti fragili, devianti e con problematiche sociali.
Questo approccio diventa molto utile anche nel disturbo post traumatico da stress, attraverso una funzione contenitiva dell’angoscia e creativa insieme. Il videogioco quindi come strumento che favorisce il lavoro di squadra, la partecipazione e la cooperazione empatica.
Dietro a questa idea c’è l’Associazione PlayAbility, il cui scopo è quello di farsi promotrice di un uso costruttivo di strumenti e spazi ludici, siano essi analogici o digitali, di interventi e prestazioni in ambito socioeducativo e sanitario, promotrice di ricerca scientifica e sociale per favorire la crescita di conoscenza e consapevolezza rispetto a un uso responsabile, educativo e clinico/terapeutico del gioco e del videogioco.
Il nostro progetto sarà così articolato:
FASE 1 – individuazione di un ente interessato all’apertura di un HUB dedicato alla VideoGame Therapy (ad esempio comuni, associazioni, cooperative, fondazioni).
FASE 2 – attivazione del percorso e condivisione degli obiettivi formativi e riabilitativi oppure di tipo psicopedagocico
FASE 3 – individuazione delle risorse chiave – ad esempio docenti, formatori e individuazione dei partecipanti, massimo 10 per ogni ciclo di incontri, che possano essere o futuri facilitatori dell’HUB che vogliono formarsi all’approccio della VideoGame Therapy (per obiettivi sanitari), oppure un campione specifico scelto dall’ente promotore per fasce di età o per caratteristiche specifiche (preadolescenti, adolescenti, giovani adulti con determinate caratteristiche), per obiettivi psicopedagogici.
Per realizzare il primo ciclo di attività abbiamo bisogno di 1.000,00 euro e per donare alla nostra campagna o potrai cliccare sul tasto donazione in alto, all’inizio di questa descrizione, oppure potrai cliccare sul tasto SOSTIENI ADESSO; verrete poi ricontattati in mail dal team di Sociallending, ricevendo tutte le informazioni utili e altri dettagli.
Con il tuo aiuto, ci aspettiamo di raggiungere i seguenti obiettivi: 1) avvio di percorsi di VideoGame Therapy di gruppo caratterizzati dall’allenamento delle principali soft-skill e dal raggiungere una consapevolezza emotiva del momento il cui obiettivo è prettamente di inclusione sociale; 2) avvio di percorsi di formazione per operatori sanitari che gestiranno l’HUB all’interno del proprio ente, il cui obiettivo è invece più clinico e terapeutico.
I fondi raccolti verranno quindi impiegati per: l’apertura HUB fisico ed avvio di un percorso formativo o psicopedagogico con accompagnamento, supervisione e accompagnamento successivi all’avvio, per le risorse umane da coinvolgere per le spese di gestione dei setting di gioco, oltre che per la possibile costruzione di un SERIOUS GAME dedicato ai partecipanti.
È sempre più difficile essere se stessi. Viviamo in un mondo confuso, bombardati da immagini e strutture che non
ci appartengono. Attraverso il videogioco, la VideoGame Therapy crea un percorso che ha come obiettivo quello di permetterti di concentrarti su te stesso, su chi sei nel profondo, attraverso l’espressione libera di ricordi, di emozioni, di pensieri spesso rimossi. Tutto questo a prescindere dal giudizio degli altri. Il videogioco è infatti un concentrato di luci, suoni, colori, musica, immagini, che, se guidato, può permetterti di sfogarti, di riscoprire la tua creatività, di ricordarti chi sei veramente.

Scuderia Unicas
La Scuderia Unicas nasce nel gennaio 2021 dal forte desiderio degli studenti dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale di mettere in gioco le proprie capacità in un progetto multidisciplinare, che permettesse non solo di coltivare esperienze pratiche, ma anche di approfondire aspetti teorici legati ai propri ai nostri corsi di studio.
La nostra squadra è formata attualmente da 113 studenti dell’ateneo cassinate provenienti da sette corsi di studio differenti e uniti da un unico obiettivo: la costruzione di una vettura prototipo a propulsione elettrica per partecipare al campionato Formula ATA che si terrà a Varano De’ Melegari nel luglio 2022, una competizione universitaria internazionale di design automotive che si tiene ogni anno in diverse parti del mondo sotto la denominazione di Formula SAE. In Italia prende il nome di Formula ATA, è curata dall’ANFIA ed è attualmente uno dei riferimenti in tema di innovazione per le tecnologie automotive.
Abbiamo strutturato il nostro team come una vera e propria azienda, contando su un direttivo che gestisce otto reparti tecnici e due non tecnici; tutta la squadra è progetto ufficiale dell’associazione non profit ALACLAM -l’associazione dei laureati dell’Ateneo – Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Nulla è lasciato all’improvvisazione: le competenze sono le più variegate e la collaborazione avviene tra studenti di ingegneria, economia, scienze motorie e lingue, coinvolgendo la gran parte dei corsi di studio presenti nel nostro ateneo.
La progettazione e la costruzione della vettura è di nostra completa responsabilità, siamo noi che ideiamo e progettiamo tutti i componenti che verranno poi prodotti e ultimati in collaborazione con le aziende sponsor. Noi studenti, ovviamente siamo supportati da diversi docenti e dalla struttura direttiva dell’ateneo. Costruire un veicolo da competizione è un processo lungo e complesso, tempestato per lo più da molti trade-off e decisioni per rendere il prototipo realizzabile ed economicamente sostenibile.
Affinché il prototipo sia anche realizzabile in tempi brevi abbiamo deciso di puntare su due aspetti in particolare: un powertrain elettrico di alto livello e un sistema telemetrico in tempo reale con possibilità di ampliamento funzionale. La configurazione propulsiva è caratterizzata da due motori posteriori Emrax 208 da 68 kW, scalati a 40 kW per vincolo regolamentare e due inverter Emsiso EM drive H300. Il pacco batteria è invece da 8kWh ed è prodotto su misura da un’azienda partner della Scuderia. Il tutto è comandato da una centralina e un BMS custom per garantire una coppia alla singola ruota di circa 350 Nm. Il sistema telemetrico si basa su tecnologia 4G e conta dodici tipologie di sensori per controllare in tempo reale i parametri vettura ed effettuare in futuro correzioni on-the-go senza necessità di fermare il veicolo e scaricare i dati perdendo tempo prezioso. Da un punto di vista meccanico il telaio è uno space frame in tubi saldati (AISI 4130), il reparto sospensivo è in configurazione double wishbone e il sistema molla-smorzatore è attuato da una configurazione push rod. Sul sistema di sterzo è invece stata scelta una configurazione Ackermann per favorire le curve strette a bassa velocità.
Il nostro quartier generale è all’Università di Cassino ma la nostra officina – ancora in fase di allestimento – si trova nella sede di E-lectra, uno spin-off universitario nostro main partner. L’obiettivo finale è apportare all’industria automobilistica il nostro contributo, sviluppando un powertrain e un sistema di rete di dati di alto livello che funzioneranno da base per i sistemi di guida autonoma che implementeremo in futuro.
Per rendere possibile tutto ciò manca un ultimo ingrediente magico: la forza delle persone che vorranno sostenerci. Partecipare e contribuire al nostro progetto è veramente semplice: una donazione libera che potrete effettuare tramite questo -> MONEY BOX PayPal dedicato esclusivamente alla campagna crowdfunding e alla realizzazione del progetto. Altrimenti cliccando sul tasto in alto a destra SOSTIENI ADESSO e seguendo le indicazioni che arriveranno via da parte di Sociallending mail entro poche ore.
Complessivamente stimiamo un fabbisogno pari a 300.000,00 euro per produrre tutto quello che vi abbiamo finora descritto, ma partiremo tramite questa campagna con un obiettivo minimo realizzabile di 30.000,00 euro che contiamo di implementare con il coinvolgimento di veramente tante realtà, raggiungendo quindi tutto il necessario.
QUINDI PERCHE’ NON AIUTARCI? -> MONEY BOX SCUDERIA UNICAS.
Sostenere il progetto Scuderia Unicas non è solo un aiuto che offrirete a noi ragazzi impegnati nel raggiungimento del nostro obiettivo, è un forte messaggio di sostegno e rilancio per tutto il territorio. La partecipazione al campionato è sì molto importante per la formazione di noi studenti, ma anche per instaurare un nuovo tipo di contatto tra studenti e aziende, consentendo una collaborazione su un piano totalmente inedito finora. Possiamo fare sicuramente la differenza e vogliamo farlo con tutti voi, donate alla nostra campagna, sostenete SCUDERIA UNICAS.

Immergō
Ciao, siamo l’Associazione culturale Teatro KappaO, un’impresa culturale specializzata in spettacolo dal vivo e con questa campagna crowdfunding ci piacerebbe raccontarti di noi e di cosa vogliamo realizzare con il tuo aiuto. Lavoriamo ormai da svariati anni nell’ambito della produzione teatrale di sperimentazione artistica contemporanea; abbiamo sviluppato la nostra ricerca in uno “spazio” ideale di interazione e contaminazione tra varie discipline (teatro, musica, danza, arti visive, tecniche digitali) dilatando il concetto della mutazione della “forma teatrale”, come vocazione della pratica e della poetica. Attraverso produzioni teatrali, eventi culturali, progetti di spettacolarizzazione e di formazione, vogliamo sviluppare una forma d’arte collegata al nostro tempo, abbracciando la tradizione e rilanciando un’identità definita tra le nuove frontiere del contemporaneo.
Dal teatro classico alla realtà immersiva. La campagna è pensata per dare vita con il tuo sostegno, ad una nuova produzione che vede la poetica muoversi su tracciati multidisciplinari, sensoriali e tecnologici, che si fonde con lo spettacolo dal vivo attraverso performance site specific, produzioni teatrali, concerti, attività culturali e percorsi interattivi audio visivi. Molto più semplicemente vogliamo dare vita ad una fusione tra lo spettacolo dal vivo e la tecnologia immersiva.
Nel mondo dell’audio visivo l’ingresso della tecnologia e della realtà virtuale ha rivoluzionato il sistema produttivo, trasformando professioni e modalità lavorative. Oggi la scenografia virtuale è in grado di creare qualunque ambiente tridimensionale, pensiamo per esempio alla ricostruzione di siti persi o di location che purtroppo hanno subito dei danni nel corso dei secoli (vedi Colosseo). L’avanzamento delle tecnologie informatiche permette quindi, di navigare in ambientazioni foto realistiche in tempo reale, interagendo con gli oggetti virtuali. Che si traduce nel nostro settore in diversi tentativi di immettere lo spettatore nella realtà virtuale attraverso l’uso di schermi e proiezioni in una relazione integrata con drammaturgia, regia e luci.
Dare vita dunque a un set virtuale dove scenografia sintetica progettata al computer mediante la realtà virtuale sostituisce il tradizionale spazio scenico costruito, almeno per quanto riguarda la cinematografia, ma non solo.
Il percorso che abbiamo immaginato parte dalle opere del teatro greco di Eschilo, autore da sempre definito “arcaico”, ma capace di attraversare i secoli esplorando l’essenza e gli interrogativi immortali dell’animo umano. L’intenzione è quella di creare una connessione tra teatro classico e nuove tecnologie, attraverso la produzione di cinque video immersivi a 360° della durata di circa 20 min. ognuno, incentrati su performances multidisciplinari tratte da cinque opere scelte (Prometeo, I sette contro Tebe, Orestea trilogia – Agamennone , Coefore , Eumenidi ) adattate in chiave contemporanea, realizzati all’interno di alcuni siti archeologici delle province di Latina e Frosinone. Una ripresa centrale a 360° diventa il punto di vista dello spettatore. Il video registra la messa in scena dal vivo nello stesso tempo in qualsiasi direzione, mentre i performers e i supporti scenografici audio visivi agiscono nello spazio scenico in maniera circolare, creando dettagli e visioni corali e interagendo con lo spettatore “immaginario” al centro della scena. Il materiale video prodotto sarà poi fruibile dal pubblico in una serie di eventi dedicati, attraverso l’utilizzo di tecnologie per la realtà immersiva. L’utente infatti, durante l’esecuzione del video, attraverso l’utilizzo di appositi strumenti (occhiali per video immersivi 360°, cuffie o casse audio dolby 360°, etc.), avrà la possibilità di vivere una vera e propria esperienza teatrale immersiva, nella quale l’azione scenica si svolge ovunque intorno a lui e non soltanto di fronte, diventando egli stesso protagonista/personaggio dell’opera e interagendo sensorialmente con la performance, anche grazie ad uno studio frequenze sonore e percezioni sensoriali presenti fisicamente nel luogo che accoglierà il pubblico.
Le riprese originali saranno prodotte in cinque siti archeologici delle province di Latina e Frosinone, attraverso la messa in scena reale con il supporto di impianti, allestimenti, scenografie ambientali e tecnologie digitali. Nello specifico partiremo con la prima tappa all’interno del Parco Regionale di Gianola, in particolare nell’antica villa attribuita a Mamurra. Le location poi diventano parte integrante del racconto, dove la fruizione ha una doppia possibilità: lo spettatore, attraverso le tecnologie e gli strumenti dedicati, vive le performance virtualmente nel luogo stesso della ripresa (sito archeologico) oppure in altri luoghi esterni o interni (piazze, centri storici, sale, etc.) mediante la costruzione di “stanze” dedicate, dove gli spettatori potranno scegliere le opere e i luoghi virtuali da visitare.
Il progetto, ovviamente, tiene conto dell’assoluta adattabilità e realizzabilità in conformità alle attuali (ed eventualmente future) esigenze sanitarie, puntando sulla versatilità e agilità dell’allestimento strutturato e ideato con la consulenza di un’equipe specializzata in sicurezza sul lavoro (tenendo conto delle vigenti normative causa Covid-19 per lo spettacolo dal vivo) che seguirà tutte le fasi del progetto con un responsabile nominato per presidiare tutti gli eventi. Si prevede la realizzazione di un sito web dedicato, che verrà utilizzato come canale principale per la comunicazione online, a scopo informativo e promozionale, e come strumento di supporto agli altri canali nella strategia di marketing. Il sito, inoltre, sarà utilizzato per la gestione di prenotazioni e pagamenti per gli eventi in programma, in connessione con piattaforme e sistemi di biglietteria online, riconosciute dalla SIAE.
Per realizzare tutto ciò necessitiamo di 25.000,00 euro, ulteriori risorse economiche vogliamo reperirle grazie alla partecipazione ad un bando della Regione Lazio dello scorso ottobre 2020. Impiegheremo tutto il raccolto nella realizzazione del progetto rispettando le fasi progettuali così come le abbiamo descritte.
Se deciderai di sostenerci ti riserveremo delle ricompense speciali, delle illustrazioni inedite di Fabio Magnasciutti realizzate per il Teatro KappaO:
da € 0-59 | Cartolina (ed. limitata);
da € 60-100 | Poster + cartolina (ed. limitata);
da € > 100 | Quaderno + poster + cartolina (ed. limitata).
Donare alla nostra campagna sarà molto semplice: con PayPal cliccando su -> MONEY BOX IMMERGO ; oppure tramite registrazione alla piattaforma Sociallending e cliccando nello spazio in alto a destra SOSTIENI ADESSO; a conclusione del passaggio riceverai durante la giornata e via mail tutte le informazioni utili comprese le coordinate bancarie se preferite effettuare un bonifico o una ricarica tramite PostePay Evolution.
L’obiettivo che vogliamo raggiungere è il seguente: a parte la breve parentesi estiva, concerti e rappresentazioni teatrali hanno subito forse i maggiori danni della crisi sanitaria, tra soluzioni tecnologiche e digitali insufficienti dando vita, come dicono molti alla necessità di rivendicare la cultura della socialità; pensiamo che dare vita ad un’alternativa valida ed efficace sia un nostro dovere, reinventare dunque e insieme a te che deciderai di sostenerci, modalità materiali e digitali, luoghi reali e virtuali nei quali continuare a praticare arte, intelligenza, bellezza. Vogliamo andare in questa direzione: utilizzare nuovi incentivi per progettare piattaforme e tecnologie capaci di scalvare ogni isolamento e separazione che rimarranno comunque necessari finche questa emergenza sarà conclusa.
Tutto ciò, farlo senza di te, è impossibile. Sostienici Adesso!

IL PROGETTO ALISEA: IL GIARDINO CHE CURA
Progetto Alisea: Associazione Antea Cassino e Fondazione Alberto Sordi creano il primo giardino sensoriale al Centro per la Salute dell’Anziano C’é chi il lockdown lo vive tutti i giorni, magari da anni e senza pandemia. Sono le persone anziane o comunque fragili, vittime di impedimenti fisici o neurodegenerativi che improvvisamente o magari con una lenta progressione, si sono impossessati dellascopri